L’agenzia delle Entrate ha reso disponibili le prime caselle di posta elettronica certificata (Pec), con lo scopo di aumentare il grado di digitalizzazione della prassi amministrativa riducendo tempi e costi di esecuzione degli adempimenti.
Lo strumento della posta elettronica certificata presenta molte similitudini con il servizio di posta tradizionale, al quale sono stati aggiunte e riconosciute maggiori garanzie. Con la Pec è, infatti, possibile inviare e-mail che hanno valore legale simile all’invio di una raccomandata, grazie all’attestazione dell’orario esatto di spedizione e ricezione.
Per ora, tramite la Pec, gli intermediari abilitati potranno richiedere l’autorizzazione all’apposizione del visto di conformità per le compensazioni Iva che eccedono i 15mila euro. In un secondo momento, la posta elettronica verrà estesa progressivamente anche ad altri adempimenti.
Al momento sono 10 le Regioni (Friuli Venezia Giulia, Calabria, Molise, Marche, Sardegna, Abruzzo, Lazio, Umbria, Campania e Lombardia) che hanno comunicato i riferimenti del nuovo servizio mail attivo presso gli Uffici Gestione Tributi. Tutti gli interessati ne possono fare richiesta ai gestori regolarmente iscritti nell’elenco tenuto dal CNIPA. I professionisti sono obbligati alla richiesta e all’uso della Pec, mentre i singoli cittadini possono essere oggetto di assegnazione gratuita.
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