Al via il nuovo anno giudiziario
Pubblicato il 26 gennaio 2013
Si è svolta il 25 gennaio, presso la Corte di cassazione, la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2013.
Il nuovo anno è stato dichiarato aperto dal primo presidente della Suprema Corte, Ernesto Lupo, dopo la lettura della
Relazione sull'Amministrazione della Giustizia nell'anno 2012. Alla cerimonia hanno partecipato anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Michele Vietti, il ministro della Giustizia, Paola Severino, il procuratore generale presso la Corte di Cassazione, Gianfranco Ciani, l'avvocato generale dello Stato, Michele Giuseppe Dipace.
Nel testo della relazione del Primo presidente, è stato dato atto delle importanti riforme poste in essere dal Governo tecnico del Presidente del Consiglio Monti, e, in particolare, della tenacia del Guardasigilli, Paola Severino, sul fronte della geografia giudiziaria e delle nuove norme anticorruzione.
Nel corso del suo intervento, il presidente Lupo ha sottolineato anche la necessità di una legge per regolamentare e limitare la discesa in politica dei magistrati, e ciò anche per evitare che nell'opinione pubblica venga meno la considerazione per i giudici.
Ribadito anche l’allarme per la
"drammatica" situazione delle carceri italiane; in proposito è stato ricordato come un’ultima condanna, emessa a fine 2012 dalla Corte europea dei diritti umani, abbia ordinato all'Italia di trovare una soluzione adeguata entro un anno. Necessità, quindi, anche di maggiore ricorso a misure alternative alla carcerazione.
In chiusura, l’auspicio del presidente Lupo è stato che il futuro Parlamento ponga in essere, sul fronte della Giustizia,
“sforzi convergenti, contributi responsabili alla ricerca d'intese, come in tutti i paesi democratici quando si tratta di ridefinire regole e assetti istituzionali”.