Nell’emendamento targato Anci presente nel testo definitivo della “mini-Comunitaria” (legge di conversione del Dl 10/2007), si stabilisce che per il recupero degli aiuti di Stato alle ex municipalizzate l’amministrazione dovrà tenere conto della “misura effettivamente dovuta”, basandosi sulle comunicazioni trasmesse a suo tempo dagli enti locali. L’emendamento mira a garantire la ricostruzione fedele della situazione fiscale che si sarebbe verificata in assenza di “aiuti” di Stato, per cui si dovranno conteggiare anche gli eventuali benefici di cui gli enti locali avrebbero goduto in caso di pagamento dell’imposta. Per ricostruire il quadro, si utilizzeranno le comunicazioni trasmesse dagli enti locali e le dichiarazioni dei redditi richieste dall’Agenzia delle Entrate, in attuazione della Comunitaria 2004. La legge prevede che, entro metà maggio, l’Agenzia notifichi le ingiunzioni di pagamento per ogni annualità interessata e che, se i pagamenti non saranno effettuati entro 30 giorni dalla notifica, somme e interessi saranno iscritti a ruolo a titolo definitivo. La logica prevalente è quella del recupero generalizzato, per cui non ci sarà nessuna esenzione per le attività in house, con il rischio per i Comuni di trovarsi di fronte ad una normativa più restrittiva degli indirizzi comunitari che è chiamata a recepire.
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