Il 27 novembre 2017 si è svolto il Convegno dell’Aidc Milano per celebrare l’attività di approfondimento relativa alle Norme di comportamento.
Edoardo Ginevra, presidente dell'Associazione milanese, nel suo discorso ha sottolineato come “per 40 anni le norme hanno contribuito a indirizzare il comportamento attraverso analisi puntuali che hanno avuto spesso il pregio di offrire un riferimento di fronte alle incertezze che costituiscono un limite del nostro sistema”.
In occasione del Convegno è stata pubblicata la norma di comportamento n. 200 dal titolo: Limiti all’accertamento posticipato.
La massima di tale norma è che: al fine dell’accertamento delle imposte sui redditi e assimilate, nel valutare le ripercussioni di eventi intervenuti in periodi d’imposta per i quali sia spirato il termine di decadenza, il contribuente non può essere gravato da un onere probatorio eccedente quello previsto per legge sul piano degli obblighi di conservazione documentale. In tali ipotesi, pertanto, il contribuente può comprovare la correttezza del proprio operato avvalendosi di ogni ragionevole mezzo di prova, individuabile nelle scritture contabili e ausiliarie, nelle dichiarazioni dei redditi dei periodi d’imposta ancora accertabili, nei contratti, nelle perizie e in qualsiasi ulteriore documentazione del cui obbligo di conservazione il contribuente sia ancora gravato, ovvero sia stato oggetto di volontaria conservazione, anche oltre.
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