La possibilità di fruire delle agevolazioni contributive previste dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale è soggetta ad una serie di stringenti regole varate dal legislatore e dagli enti preposti al fine di arginarne gli usi fraudolenti o ultronei rispetto agli scopi propri della norma.
Ad oggi, il godimento di incentivi contributivi legati all’assunzione/trasformazione dei rapporti di lavoro subordinato è, indistintamente, subordinato al possesso del Documento Unico di Regolarità contributiva ed al rispetto dei contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti dalle OO. SS. comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e degli altri obblighi di legge.
Altresì, con la riforma del Jobs Act, l’art. 31, decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, ha aggiunto ulteriori limiti al godimento delle agevolazioni contributive, sancendo una serie di principi su obblighi di assunzione, diritti di precedenza, imprese in crisi, assunzioni avvenute da imprese aventi i medesimi assetti proprietari e modalità di computo dell’incremento occupazionale netto, quest’ultimo da rispettare solo laddove espressamente richiesto dalla norma.
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