Non sono ancora operative le proroghe dei versamenti dei contributi previdenziali dei professionisti, a causa dell’emergenza da COVID-19. Infatti, il differimento dei termini è in attesa di approvazione ministeriale. Intanto alcune casse previdenziali, come l’Enpap, hanno chiesto ai propri iscritti il versamento dei contributi entro il 1° ottobre 2020, altrimenti scatterebbero interessi e sanzioni.
Nelle Casse private la situazione “proroghe” è molto variegata. Infatti, esistono attualmente differenti tipi di situazioni: c’è chi è in attesa di risposta, o chi, come l’Enpacl (l’ente previdenziale dei Consulenti del Lavoro) ha visto bocciata la propria delibera.
Pertanto, per l’Adepp è più che mai necessario applicare agli interventi sulle contribuzioni adottati per l’emergenza COVID-19 il co. 3, art. 3 del D.Lgs. n. 509/94, il quale prevede una sorta di silenzio assenso e se il ministero, entro 60 giorni non si oppone, la delibera diventa operativa.
Un tavolo di confronto, secondo il presidente dell’associazione Alberto Oliveti, è auspicabile anche per affrontare il tema della fiscalità come leva per gli investimenti in “progetti strategici”, sollevato dal sottosegretario al Lavoro Francesca Puglisi.
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