Con l’Accordo commerciale UE-Canada (CETA), entrato in vigore il 21 settembre 2017 anche se ancora in via provvisoria, le imprese italiane otterranno dei benefici soprattutto nel settore dell’export.
La prima nota positiva riguarda l'abbattimento di dazi su beni rilevanti per il nostro export come macchinari industriali, mobili, calzature e prodotti in pelle, di cui il nostro Paese è il principale esportatore Ue verso il Canada.
L’Accordo è stato approvato dal Parlamento Europeo il 15 febbraio 2017 e sarà pienamente operativo soltanto a seguito della ratifica di tutti gli Stati Membri della UE.
L’Accordo contiene disposizioni a tutela del mantenimento di elevati standard ambientali e sociali nonché disposizioni dirette alla liberalizzazione di importanti settori come i servizi, gli investimenti e gli appalti pubblici, nonché l’abbattimento delle barriere non tariffarie e la tutela della proprietà intellettuale.
Nello specifico, il CETA prevede per le imprese:
Dal lato dell’occupazione, agevolerà la possibilità di trovare impiego in Canada e consentirà il reciproco riconoscimento di alcune qualifiche; inoltre aiuterà le industrie creative, gli innovatori e gli artisti europei.
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