Acconti salvi dalla stretta sull’auto

Pubblicato il 04 ottobre 2006

Anche se il Dl collegato alla Finanziaria 2007 riduce fortemente e in qualche caso annulla, già a partire dal 2006, la deducibilità, ai fini delle imposte sui redditi, dei costi relativi alle autovetture e autocaravan, motocicli e ciclomotori, utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, è pur vero che le nuove norme avranno effetto dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore del decreto. Le nuove regole sulla deducibilità delle spese per autovetture, pur entrando in vigore dal 2006, fanno salvi gli acconti già determinati e quindi non obbligano i contribuenti al ricalcolo dell’Ires, dell’Irpef e dell’Irap per l’anno in corso, secondo le nuove disposizioni. La norma prevede, inoltre, che il ricalcolo non operi anche per i periodi d’imposta successivi, lasciando quindi intendere che l’effetto delle disposizioni limitative non si ripercuota neppure sugli acconti relativi al periodo d’imposta 2007 e seguenti. Nel caso della rideterminazione delle plusvalenze e minusvalenze tassabili, le modifiche apportate dal Dl collegato continuano a prevedere che le plusvalenze e le minusvalenze patrimoniali rilevano nella stessa proporzione esistente tra l’ammontare dell’ammortamento fiscalmente dedotto e quello complessivamente effettuato. Dato che il provvedimento dispone l’indeducibilità dei componenti negativi, incluso l’ammortamento, allora si ipotizza che per le cessioni effettuate in corso d’anno sarà necessario effettuare i ricalcoli delle plusvalenze oppure minusvalenze tassabili/deducibili. Sono comunque ammessi in deduzione i costi per l’importo che costitutisce reddito di lavoro.

Allo stesso tempo è stata concessa una proroga per i rimborsi Iva sulle auto aziendali. Slitta, infatti, dal prossimo 15 dicembre al 15 aprile 2007, il termine entro il quale sarà possibile presentare le richieste di rimborso dell’Iva sulle auto aziendali. Il diritto alla detrazione d’imposta sarà in misura percentuale e varierà a seconda dei settori di attività in relazione alle quali è ammesso il rimborso in misura forfettaria. Resta salva la possibilità del cliente di far valere in contradditorio il diritto ad una detrazione in misura superiore. Queste le principali modifiche contenute in un emendamento, presentato alla commissione Finanze dalla senatrice Helga Thaler, che riscrive quasi per intero il testo del Dl 258. Lo scopo della proposta è quello di eliminare dal testo del Governo l’inciso “a pena di decadenza” relativamente al termine di presentazione della domanda.

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