Accertamento valido se il fisco dimostra la co - intestazione al contribuente

Pubblicato il 21 settembre 2015

A fini della validità dell'accertamento, è onere dell'ente impositore dare concreta dimostrazione che un conto corrente bancario di cui non sia provata l'intestazione al contribuente (nella specie, perché intestato agli stretti familiari), sia tuttavia riferibile a quest'ultimo.

E' quanto affermato dalla Corte di Cassazione, sezione tributaria, con sentenza n. 18370 depositata il 18 settembre 2015, accogliendo il ricorso di un contribuente, che aveva impugnato un avviso di accertamento con cui l'Agenzia delle Entrate recuperava a tassazione alcuni importi a titolo di Irpef, Iva ed Irap.

Avverso la pronuncia della Commissione tributaria regionale, il ricorrente lamentava l'assoluta carenza di motivazione in ordine ad un elemento fondamentale ai fini della validità dell'accertamento de quo, ovvero, la co – intestazione del conto interessato con la propria moglie e suocera.

Nell'accogliere la censura, la Cassazione ricorda innanzitutto che l'intestazione di conti bancari ai più stretti familiari del contribuente (come nel caso in esame), è suscettibile, in linea di principio, di integrare una valida presunzione di riferibilità di detti conti al contribuente medesimo. La prova contraria di tale riferibilità compete al contribuente.

Tutto ciò apre uno specifico thema probandum al contraddittorio delle parti che, nella fattispecie, non è stato affrontato dalla Ctr.

Nella sentenza impugnata infatti – ha precisato la Suprema Corte – i giudici tributari forniscono delle presunzioni (basate su indagini bancarie) senza tuttavia offrire alcuna possibilità al contribuente, di siffatta prova contraria, con riferimento, in particolare, ai conti intestati alla suocera.  

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Processo civile: il correttivo alla Riforma Cartabia entra in vigore

25/11/2024

Testo unico rinnovabili 2024: novità e semplificazioni per l’energia verde in Italia

25/11/2024

Misura Marchi +2024, un giorno per la domanda

25/11/2024

Buoni pasto: tetto del 5% alle commissioni a carico degli esercenti

25/11/2024

Diritto di critica nell'ambito del rapporto di lavoro: entro quali limiti?

25/11/2024

Decreto flussi: alle Corti d'appello la convalida di trattenimento dei migranti

25/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy