Acceleratore sulla riforma forense
Pubblicato il 07 giugno 2012
Si è concluso, in commissione Giustizia della Camera, l’esame degli emendamenti presentati al testo di riforma dell’ordinamento forense. A partire da lunedì 11 giugno sarà l’Aula della Camera a doversi occupare del Disegno di legge. Nel frattempo, il Governo si è riservato di formulare un proprio parere sugli emendamenti più contestati, anche in considerazione del prossimo esercizio della delega sulla riforma degli ordini professionali, in imminente scadenza il 13 agosto 2012.
Secondo Roberto Cassinelli, deputato Pdl e relatore del provvedimento, il nuovo testo costituirebbe “
un buon punto di equilibrio, condiviso, sia pure con diverse sfumature, dalle forze che sostengono la maggioranza. Credo che la riforma possa tutelare i giovani che si affacciano alla professione, garantendo un elevato livello di preparazione professionale”.
Tra i punti principali del Disegno di legge si segnala la sostituzione della dicitura “
tariffe” con quella di “
parametri”, parametri che saranno utili per la liquidazione della parcella e che dovranno essere definiti dal ministero della Giustizia.
Agli avvocati viene poi attribuita una forma di esclusiva nell’ambito della consulenza stragiudiziale, salva, in ogni caso, l'attività dei giuristi d'impresa e delle associazioni di categoria a favore degli iscritti.
Per la disciplina delle società tra avvocati, il testo prevede la predisposizione di una delega che dovrà tenere conto della specificità della professione forense.
In materia di praticantato, viene confermato il tirocinio breve in 18 mesi, 6 dei quali potranno essere svolti presso le università. Al tirocinante dovrà essere riconosciuto un compenso che non potrà essere inferiore al 30% dei contratti di apprendistato.
Infine, si prevede che la giustizia cosiddetta
“domestica” venga affidata a consigli distrettuali senza la presenza di legali dell'Ordine locale.