Abolito il divieto di riutilizzo dei dati immobiliari
Pubblicato il 10 settembre 2011
Colpo di spugna, per mano del D.L. n. 70 del 13 maggio scorso, sui divieti introdotti con più interventi relativi al riutilizzo dei documenti, dei dati e delle informazioni catastali e ipotecarie per fini commerciali o non commerciali diversi dallo scopo iniziale.
Con effetto dal 1° settembre 2011 viene nuovamente ripristinato l'utilizzo di documenti, dati, informazioni catastali ed ipotecarie a fini commerciali o non anche diversi dallo scopo iniziale per i quali sono stati prodotti.
Lo comunica la circolare n.
5/T dell'8 settembre scorso emanata dall'Agenzia del Territorio la quale stabilisce, inoltre, che la stessa Agenzia può fornire ulteriori documenti e dati catastali, in formato elaborabile, dietro sottoscrizione di una convenzione e sulla base di determinati costi che saranno fissati in prosieguo a mezzo di provvedimento direttoriale.
Abolito anche il versamento dell'importo fisso annuale che andava eseguito all'Agenzia per la riutilizzazione dei dati catastali nonchè la maggiorazione del 20% dell'importo dovuto per i dati ipotecari. Tutto ciò, spiega la circolare, in nome del principio di liberalizzare e rendere agevole la diffusione di tali informazioni.
Infine si segnala l'intervenuta modifica della tabella delle tasse ipotecarie dove è stata eliminata la voce "ricerca continuativa" e viene introdotta la voce "tentativo di accesso non produttivo", ossia il tentativo senza esito, che comporta l'applicazione di un tributo pari a 0,15 euro.
Sceso, poi, da 4 a 1 euro il tributo richiesto per il rilascio dell'elenco dei soggetti presenti nelle formalità di un determinato giorno; l'ispezione nominativa, per immobile, o congiunta è stata portata da 6 a 7 euro ma il nuovo importo comprende le prime 30 formalità, invece che 10 come in precedenza, contenute nell'elenco sintetico.