730 precompilato. Possibile rinuncia ai rimborsi minimi
Pubblicato il 22 aprile 2015
Con la “rivoluzione” del
730 precompilato, disponibile dal 15 aprile 2015, i contribuenti si trovano ad avere il modello dichiarativo già compilato in diverse sezioni. Spetta poi al singolo soggetto
accettare il modello 730 come ricevuto, oppure
modificarlo e/o integrarlo prima dell'invio. Però solo i modelli precompilati e accettati senza modifiche
non saranno sottoposti a controlli ulteriori del Fisco.
E poiché gran parte dei modelli, quest'anno, non contengono le spese detraibili, un numero elevato di cittadini si troverà a dover decidere di integrarla per
includervi spese sanitarie e altri oneri detraibili.
Qui si innesca un'ipotesi sollevata dai commercialisti: molti di questi oneri detraibili sono di
importo minimale e danno diritto ad un risparmio d'imposta che in alcuni casi non giustifica il sostenimento del costo di Caf e professionisti per la presentazione del 730.
Da qui potrebbe scaturire la decisione dei contribuenti di
non modificare i modelli precompilati e
rinunciare al piccolo rimborso. In tal caso, a beneficiarne saranno le casse dello Stato.