730 precompilato. Il Fisco ammette l'errore e indica come correggere
Pubblicato il 07 maggio 2015
L'Agenzia delle Entrate, mediante un messaggio che appare nella finestra di accesso al
modello 730 precompilato, avvisa il contribuente che vi è la presenza di un
errore nella precompilata di quest'anno, nella parte relativa alle detrazioni di lavoro e pensione.
Nello specifico, si legge il messaggio:
«nel tuo 730 precompilato non sono riportati i giorni di lavoro dipendente o di pensione, quindi l’esito (debito o credito) non tiene conto delle relative detrazioni».
Si è provveduto, così, ad inserire sul sito web delle Entrate le opportune
istruzioni, alle quali i contribuenti dovranno attenersi per ripristinare le detrazioni Irpef spettanti ed ovviare all’errata liquidazione proposta in automatico.
Il Fisco è, dunque, intervenuto prontamente a rimediare alla mancanza per evitare ai contribuenti di trasmettere un modello errato, che sarebbe andato sicuramente a loro svantaggio.
Più Cu 2015 causano l'errore
L'Agenzia ha ricondotto il
mancato inserimento degli esatti giorni di lavoro e di pensione, da cui scaturiscono le corrette detrazioni Irpef, al fatto che un contribuente può aver ricevuto
più di una Certificazione Unica 2015, perchè nel corso del 2014 ha avuto più sostituti d'imposta.
In tal caso – ha ammesso l'Agenzia – il 730 precompilato
non funziona: il software di predisposizione della precompilata, infatti, non inserisce i giorni di lavoro o pensione nell’anno azzerando, a priori, l’importo delle detrazioni Irpef spettanti. Occorre, dunque, intervenire manualmente per inserire i dati corretti.
Ciò significa che tutti i lavoratori dipendenti o pensionati che hanno avuto più di un rapporto di lavoro non potranno accettare il 730 precompilato senza modifiche, così come loro inviato, ma saranno costretti ad integrarlo. La modifica comporterà la
perdita del diritto a
non subire
ulteriori controlli da parte del Fisco.