Per evitare che l'anno successivo a quello della sperimentazione della dichiarazione precompilata possa trasformarsi non tanto nell'anno dell'avvio effettivo del 730 precompilato vero e proprio (comprensiva anche delle spese sanitarie), ma nell'anno delle multe per i professionisti, che per la prima volta si sono dovuti cimentare con tale adempimento, da più parti è stata avanzata la richiesta di bloccare o ridurre al minimo le penalità per eventuali errori commessi.
La problematica è stata posta al centro dei lavori della Commissione bicamerale sull’Anagrafe tributaria dai rappresentanti dei dottori commercialisti, che sono stati ascoltati sull'argomento.
Anche da tale categoria professionale è giunta la richiesta di porre un freno alle sanzioni, soprattutto tenendo conto dei tempi ristretti con cui ci si è dovuti preparare all'appuntamento con i nuovi obblighi.
Nel corso dell'audizione i commercialisti hanno evidenziato la lunga serie di difficoltà che finora si sono incontrate, prima fra tutte quella legata all’invio dei dati 2015, da parte dei medici, entro il 15 gennaio.
Si è fatto notare come molti medici ancora non utilizzano la Pec per accedere al sistema «tessera sanitaria»; in altri casi, invece, anche se i medici si sono già accreditare alla piattaforma regionale non riescono però ad interagisce con il sistema nazionale, e quindi devono ripetere l’operazione.
In caso di mancanze, ritardi o errori verrà applicata la sanzione di 100 euro per ogni comunicazione, fino ad un massimo di 50mila euro. Tuttavia, entro cinque giorni, che decorrono dalla scadenza oppure dalla comunicazione dell’Agenzia, l’errore può essere corretto, mentre se la comunicazione corretta arriva entro 60 giorni dalla scadenza le penalità sono ridotte di un terzo e il tetto scende a 20mila euro.
Ma i commercialisti, rappresentati da Gerardo Longobardi, hanno evidenziato come in tali circostanze l’aggravio delle procedure prodotto dai nuovi obblighi ricada proprio sui professionisti che assistono i medici negli adempimenti fiscali. Pertanto, se non si porrà rimedio a tutto ciò, almeno con una attenuazione della multe previste in caso di errori, per i professionisti proseguirà la tendenza fin qui adottata, ossia di scaricare proprio sulla loro categoria professionale “i costi e le complessità procedurali” determinate dall’evoluzione del Fisco.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".