La domanda di accesso alla procedura di adesione alla “nuova” collaborazione volontaria, Voluntary-bis - i cui termini sono stati riaperti dal Dl n. 193/2016 - deve essere accompagnata da una relazione contenente le informazioni necessarie a ricostruire gli investimenti o le attività finanziarie detenute all’estero e a determinare i maggiori imponibili e dalla relativa documentazione.
Ebbene, la bozza dello schema di relazione é disponibile online, sul sito Internet delle Entrate.
In occasione della pubblicazione è stata aperta la fase di consultazione per raccogliere i suggerimenti degli operatori, che potranno far pervenire le loro osservazioni alla casella di posta elettronica dc.acc.min@agenziaentrate.it
Secondo lo schema pubblicato sul sito dell’Agenzia, la relazione è strutturata in due sezioni: una “introduzione”, in cui fornire un quadro generale di tutte le violazioni oggetto di emersione, delle modalità e dei momenti in cui sono state realizzate e commesse, specificando se la collaborazione volontaria ha ad oggetto anche contanti o valori al portatore; un “prospetto di riconciliazione”, che é di raccordo tra i documenti presentati e quanto riportato nel modello.
Leggiamo nel relativo comunicato stampa del 28 dicembre 2016, emanato dalle Entrate, che, contestualmente, deve essere trasmessa tutta la documentazione utile alla ricostruzione, ad opera dell'Agenzia, degli investimenti e delle attività finanziarie detenute all’estero e alla determinazione dei maggiori imponibili.
Relazione e documentazione devono poi essere trasmesse via Pec all’indirizzo indicato nella ricevuta rilasciata dopo la presentazione del modello.
La documentazione deve essere inviata entro il 30 settembre 2017.
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