Vittime della strada, il risarcimento fa il bis
Pubblicato il 23 settembre 2008
La Cassazione, con sentenza n. 23725 del 16 settembre 2008, ha statuito che, in caso di risarcimento per i congiunti delle vittime della strada, può essere liquidato sia il danno morale personale “soggettivo” sia quello per la perdita del familiare cosiddetto “parentale”. Le due voci non si sovrappongono, si precisa nella sentenza, e vanno liquidate secondo specifici limiti.
Nella sentenza, i giudici di legittimità hanno, altresì, spiegato che il diritto al risarcimento da fatto illecito, concretatosi in un evento mortale, va riconosciuto anche al convivente more uxorio del defunto, quando risulti concretamente dimostrata una relazione caratterizzata da tendenziale stabilità e mutua assistenza morale e materiale.