Visco: Unico non avrà altri rinvii

Pubblicato il 16 maggio 2007

Il viceministro all'Economia, Vincenzo Visco, durante un'audizione davanti alla Commissione Finanze del Senato, ha ribadito l'importanza della tempestività degli accertamenti per un contrasto serio all'evasione. A tale scopo è necessario avere la disponibilità dei dati nel corso dell'anno, pertanto oltre alle annunciate proroghe per la presentazione della dichiarazione non ve ne saranno altre. D'altro canto, se si dà uno sguardo all'Europa le scadenze sono fissate tra aprile e maggio mentre in Italia il termine inizialmente fissato, prima del Fisco telematico, al 31 maggio ha subito lo slittamento ad ottobre ed, infine, la Finanziaria ha stabilito l'invio telematico al 31 luglio. Il viceministro ha, poi, spiegato che bisognerà indurre più contribuenti a collaborare con il Fisco, procedendo alla revisione di tutti gli adempimenti fondamentali per l'adeguamento spontaneo ed ha affermato che i controlli sono necessari ma non bastano più gli incroci; in tal senso la Sogei è impegnata alla realizzazione di software intelligenti.


Intanto, dopo l'annuncio dell'Agenzia delle Entrate del 7 maggio scorso sulla proroga dell'invio telematico della dichiarazione, le scadenze rischiano di complicare gli adempimenti per il fatto che si presentano “a fisarmonica” a seconda delle categorie dei contribuenti, con effetti che ricadono, ad esempio, sui ravvedimenti vincolati alla data di presentazione della dichiarazione. Nell'articolo una tabella dettagliata riepiloga il calendario delle scadenze collegate ad Unico.


Un discorso a parte è affrontato in merito alla determinazione dei valori delle aree sottostanti i fabbricati strumentali, per cui si registra l'incertezza dovuta alle continue modifiche alle regole. A tal proposito, si nota come sia ancora in Senato il Ddl sull'imputazione degli ammortamenti, che pone rimedio ad un ingiusto meccanismo con la previsione che anche il fondo di ammortamento del fabbricato dovrà essere scomposto con la stessa proporzione in cui si scompone il valore dell'immobile tra area e fabbricato. Per il principio di equivalenza anche nel leasing il costo corrispondente al terreno dedotto nelle rate precedenti non penalizzerà le rate future.

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