corte di Cassazione ha precisato, con sentenza n. 10526 dell’8 maggio 2006, che se di finanza ha già notificato l’accertamento, la rettifica non può esser fatta solo per il motivo che, in un secondo momento, essa ha svolto nuove indagini ed effettuato controlli incrociati con l’ufficio delle imposte, ma devono emergere nuove prove in grado di rovesciare la situazione, ovvero elementi ben motivati presso il contribuente, affinché sia messo in grado di difendersi. Sulla base di questa linea interpretativa, il collegio ha confermato la decisione dei giudici di merito.
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