L’Associazione italiana dottori commercialisti di Milano ha inviato ieri, alla Commissione dell’Unione europea, un documento che denuncia il contrasto delle disposizioni introdotte dal decreto legge 223/2006, con la disciplina comunitaria sull’Iva. Il documento, in primo luogo punta l’indice sull’integrazione che l’articolo 35, comma 2, del Dl 223 del 4 luglio apportato all’articolo 54, comma 3, del Dpr 633/72. L’Associazione premette che non intende mettere in discussione il diritto dell’Amministrazione Finanziaria di rettificare l’imponibile della cessione immobiliare, quando sia dimostrata, in modo certo e diretto, l’esistenza di un corrispettivo superiore a quello dichiarato. Ciò che si contesta è la nuova disposizione introdotta per rendere imponibile il valore normale degli immobili ceduti, che si rivela non solo gravemente illegittima sul piano comunitario, ma persino contraddittoria su quello esegetico-normativo interno.
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