Presso l’Aula della Camera prosegue l’esame del disegno di legge che contiene la regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze di fatto.
Nella seduta del 10 maggio 2016, in particolare, dopo l’esame ed il rigetto di alcune questioni pregiudiziali di costituzionalità e sospensive, il ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha posto la questione di fiducia sulla proposta di legge, senza emendamenti né articoli aggiuntivi, nel testo, ossia, già approvato dall’altro ramo del Parlamento.
Il voto sulla questione di fiducia si terrà nella seduta dell’11 maggio.
Ai sensi della proposta di legge – che si ricorda è già stata approvata dal Senato il 25 febbraio - l’unione civile tra persone dello stesso sesso costituisce una "formazione sociale" composta da due persone maggiorenni dello stesso sesso, mediante dichiarazione di fronte all'ufficiale di stato civile e alla presenza di due testimoni.
Nel testo anche la regolamentazione della convivenza di fatto, i cui membri sono due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale e coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune.
Ai conviventi di fatto vengono, in particolare, estese alcune prerogative spettanti ai coniugi, quali:
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