Professionisti e contribuenti dovranno impegnarsi nel riordino del calendario degli adempimenti fiscali, prima che proroghe e scadenze si intreccino. Si è in attesa del Dpcm di rinvio data per Unico 2007, anticipato dal comunicato stampa emesso dalle Entrate. Per le persone fisiche, occorre distinguere tra contribuenti con o senza partita Iva; in particolare, i secondi devono rispettare le scadenze precedenti, ovvero il 2 luglio se presentano dichiarazione su carta o il 31 luglio se decidono per la trasmissione telematica. Ma in quest’ultima ipotesi va considerata l’eccezione di chi detiene redditi di partecipazione in società di persone o in Srl trasparenti, che, se sceglie il canale telematico, usufruisce della proroga al 25 settembre, se opta per la carta, la scadenza pare restare fissata al 2 luglio. I partecipanti all’impresa familiare dovrebbero godere del termine lungo, sempre a patto che utilizzino la via telematica. Slittano al 25 settembre i titolari di partita Iva diversi da quelli che applicano l’Ires, dunque imprese individuali e professionisti, società di persone e associazioni professionali. Non sono soggetti a proroghe i proprietari di terreni agricoli interessati dalla variazione del reddito fondiario.
Per quanti tra i cittadini contribuenti non rispetteranno i nuovi termini del 10 e del 25 settembre per l’invio di Unico 2007, è possibile percorrere la via del ravvedimento entro 90 giorni (10 dicembre) ed entro il 24 dicembre.
Società di capitali e soggetti Ires presentano la dichiarazione 2006 entro il 10 settembre 2007.
Per intanto, i dottori commercialisti - che, sostiene l'autore, si sentono dipendenti maltrattati cui vogliono togliere le ferie - guardano alla proroga come atto nella migliore delle ipotesi “inutile”, nella peggiore “la premessa per un nuovo rinvio”.
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