Nel nuovo Codice dell’Ambiente (legge delega 308/2004, da cui lo scorso 10 febbraio il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla bozza definitiva del Testo unico ambientale) è prevista una nuova figura: l’Autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti. L’Authority - alla cui costituzione è chiamato il Capo dello Stato, che ne nomina il presidente e il consiglio su deliberazione del Consiglio dei Ministri – è investita dal compito di assicurare l’osservanza dei principi e delle disposizioni relative alla tutela delle risorse idriche e alla gestione dei rifiuti, da parte sia di soggetti pubblici che privati. E’ prevista, inoltre, la creazione di autorità d’ambito nel settore dei rifiuti urbani, con compiti di disciplinare la raccolta e la gestione integrata. Il nuovo Tu ambientale allenta la morsa delle sanzioni: alcuni materiali sono stati esclusi dalla qualifica di pericolosità e scompare il “reato” nei casi di pericolo concreto e attuale di inquinamento.
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