Il disegno di legge sulla riforma del sistema Giustizia verrà presentato il 19 dicembre dal Governo al Consiglio dei ministri. Non conterrà proposte di riforme costituzionali ma una novità di grande rilievo: nei rapporti tra Pubblico ministero e Polizia giudiziaria l'Esecutivo intende esaltare la libertà di indagine della Polizia, svincolandola dalle direttive del Pm. Il testo, ora in fase di ripulitura, sarà consegnato agli alleati in vista dell'incontro del 19. Per i magistrati, la modifica rischia di costituire un primo passo verso il controllo politico del Pm.
Se occorrerà intervenire con riforme alla Costituzione è auspicabile che, in ogni caso, queste siano condivise da maggioranza ed opposizione: tale testo non è e non può essere materia di deliberazioni di uno schieramento contro l'altro ma deve essere il terreno comune nel quale tutti si riuniscono, e a partire dal quale ci si confronta poi sulle scelte politiche.
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