Un freno ai lavori a progetto

Pubblicato il 30 gennaio 2008

A distanza di quattro anni dalla riforma Biagi, il ministero del Lavoro con la circolare n. 4/2008 riepiloga agli ispettori, anche di Inps e Inail, quale deve essere il loro comportamento rispetto ad alcune tipologie di prestazioni che si pongono al confine tra lavoro autonomo e subordinato. Più nello specifico, il Ministero vuole mettere fine alle forme improprie di collaborazione a progetto. Per questo, viene specificato che il progetto non può coincidere totalmente con l’attività principale o accessoria dell’impresa e non ci si può limitare a descrivere analiticamente l’attività dell’azienda o fare un elenco del contenuto dell’incarico del collaboratore. In mancanza del progetto in forma scritta – si legge nella circolare - il personale ispettivo dovrà ricondurre il contratto a progetto nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato, senza svolgere alcuna ulteriore attività istruttoria. Inoltre, viene chiarito che, se il contenuto della prestazione è elementare, ripetitivo e predeterminato, non è compatibile con l’attività di carattere progettuale: per questo è stato predisposto un elenco di attività per le quali le forme di collaborazione a progetto vanno ricondotte nell’ambito di lavoro subordinato. Un altro aspetto affrontato nella circolare è il criterio di determinazione del compenso, che non può essere esclusivamente legato al tempo della prestazione.

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