Il provvedimento approvato mercoledì al Senato sulla ristrutturazione dei debiti per le famiglie, contiene una procedura di concordato su misura anche per le piccole imprese che stanno al di sotto delle soglie di fallibilità. Potranno accedere alla procedura tutti gli imprenditori esclusi dal fallimento che siano titolari di beni mobili o immobili e che non abbiano fatto ricorso, nei tre anni precedenti, alla composizione della crisi. La proposta di accordo va depositata presso il Tribunale del luogo di residenza del debitore, unitamente alle scritture contabili degli ultimi tre anni. Occorre l'accordo dei creditori che rappresentino almeno l'80% dei crediti complessivi per l'approvazione del piano di ristrutturazione, piano che, in caso si patrimonio insufficiente, potrà essere sottoscritto anche da terzi garanti ai quali vengano conferiti beni specifici. Spetta ai professionisti - Consigli di dottori commercialisti, avvocati e notai - quali organismi di composizione, la verifica della fattibilità del piano e del raggiungimento della maggioranza.
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