La Cassazione entra nel sempre attuale tema degli studi di settore con le decisioni, prese a Sezioni Unite, numeri 26635, 26636, 26637 e 26638 del 2009. Depositate il 18 dicembre, le sentenze riaffermano che gli studi di settore sono strumenti a presunzione semplice, pur dal valore a volte rafforzato in ragione della loro calibratura sul contribuente singolo.
Nel contraddittorio, gli studi di settore devono necessariamente essere personalizzati, poiché la procedura di accertamento standardizzato mediante applicazione dei parametri e degli studi stessi ha come base la presunzione semplice, “la cui gravità, precisione e concordanza non è ex lege determinata in relazione ai soli standard in sé considerati, ma nasce procedimentalmente in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente con il contribuente”.
Già numerose commissioni tributarie (provinciali e regionali) avevano sostenuto come i risultati di Gerico dovessero necessariamente essere confortati da altri elementi, partendo dalla natura di presunzioni semplici degli studi di settore.
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