La Ue già da dicembre scorso ha iniziato il percorso per l'armonizzazione dell'Iva, prima con l'approvazione della direttiva sulle vendite intracomuniatrie digitali, ora con la proposta di modifica all’attuale direttiva Iva 2006/112/CE per introdurre: più flessibilità delle aliquote nazionali (nell’Ue si fisserebbe un’aliquota standard pari almeno al 15%); un’estensione delle misure di semplificazione per le piccole e medie imprese; la franchigia Iva per le piccole società che operano in più Paesi Ue.
Il commissario all’Economia, Pierre Moscovici, presenterà la riforma al Parlamento europeo e al Comitato economico e sociale per la consultazione; poi, al Consiglio dell’Ue per l'adozione.
Tra le misure per la flessibilità, il rinnovo dell'elenco di beni e servizi per i quali è ammessa l’applicazione di aliquote IVA ridotte.
E' prevista la possibilità per gli Stati membri di istituire:
La riforma prevede anche:
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