Torna la delega per gli usuranti

Pubblicato il 30 ottobre 2008 Dopo l’entrata in vigore del Ddl collegato in materia di lavoro, il Governo avrà tre mesi di tempo per emanare il decreto legislativo con il quale dovranno essere fissate le condizioni per l’accesso ai benefici, previsti dalla legge 247/2007 sul Welfare, per quanti prestano lavori pesanti o pericolosi. La legge sul Welfare prevede, infatti, l’uscita agevolata per la suddetta categoria di lavoratori, anche se solo a partire dal 2009. La legge n. 247/07 individua un primo gruppo di lavoratori agevolati, prendendo come base la tabella Salvi del 1999 (dal nome dell’allora ministro del Lavoro), che comprende coloro che svolgono mansioni particolarmente gravose come i lavori in galleria, cave o miniere, le attività svolte ad alte temperature o in spazi ristretti, gli addetti alla “linea a catena” e i conducenti di mezzi pubblici pesanti adibiti al trasporto di almeno nove persone. Inoltre, vengono considerati anche coloro che sono adibiti ad attività usuranti, come per esempio i lavoratori notturni, a patto che la prestazione sia svolta secondo le modalità previste dal Dlgs 66/2003 sull’orario di lavoro. Riguardo alla qualifica di lavoro notturno, potrebbero pesare per molti lavoratori anche le nuove disposizioni introdotte dalla manovra estiva, che richiede un impiego minimo di tre ore nell’arco di tempo dalle 22 alle 7 del mattino. Sono, invece, esclusi gli appartenenti alle Forze dell’ordine e i lavoratori autonomi. Chi entrerà nella lista definitiva degli addetti ad attività usuranti potrà usufruire di uno sconto massimo di tre anni sull’età minima per la pensione di anzianità, fermo restando il seguente vincolo: non si potrà scendere sotto i 57 anni, da combinare con almeno 35 anni di contributi. La concessione del bonus è, poi, subordinata alla permanenza effettiva del lavoratore nelle attività usuranti per almeno 7 anni negli ultimi dieci, nel periodo transitorio 2008-2017, oppure per almeno metà della vita lavorativa dal 2018 in poi. Le agevolazioni non si potranno applicare sulle finestre. La legge sul Welfare stabilisce, infatti, che valgono le norme comuni in base alle quali, a partire da quest’anno, gli scaglioni sono passati da quattro a due per i lavoratori con meno di 40 anni di contributi. Unica eccezione potrebbe essere prevista per coloro che maturano i requisiti nel corso del 2008: per questi si potrebbe ipotizzare il raggruppamento in un’unica uscita già nella prima metà del 2009.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contratto di locazione nullo, restituzione dei canoni versati

03/01/2025

Nuove norme sul denaro contante e oro da investimento in GU

03/01/2025

Regime IVA non imponibile per navi in refitting: chiarimenti Entrate

03/01/2025

Mimit, 250 mln per i contratti di sviluppo nella ZES Unica

03/01/2025

Global minimum tax, regole per la fiscalità differita nell’esercizio transitorio

03/01/2025

Agricoltori, come fruire dell’esonero contributivo nei territori alluvionati

03/01/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy