Il dato di rilievo segnalato dal quotidiano viene da uno studio comparativo svolto da Ipsos per Mefop (società per lo sviluppo del mercato dei fondi pensione) e presentato ieri: ben il 60 per cento dei lavoratori non conferirà mai il proprio montante alla previdenza complementare, che non attrae.
Intanto, gli autori scrivono che nel computo della media dei 50 dipendenti (nel 2006) per l’eventuale versamento del Tfr al fondo di tesoreria Inps, l’inclusione dei lavoratori part time rappresenta un ostacolo quando il rapporto non si svolge per l’intero mese. In effetti, per ciascun lavoratore impiegato va calcolato il numero dei mesi di attività, laddove per il dipendente in forza tutto il mese vanno conteggiati 26 giorni. Se il lavoro ha avuto inizio o è cessato nel mese, i giorni lavorativi debbono moltiplicarsi per 1,2. La media s’ottiene dividendo il totale delle giornate per 312, ovvero per un divisore ridotto in ipotesi di inizio attività durante il 2006. Se le giornate risultano non inferiori a 15.600 (ossia il risultato di 26 giorni lavorati in un mese per 12 mesi l’anno, per 50 dipendenti) il datore è obbligato al versamento al Fondo di tesoreria gestito dall’Istituto nazionale di previdenza sociale.
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