Con le nuove regole sul Trattamento di fine rapporto l’accantonamento che il datore deve versare all’Inps assume la natura di contribuzione previdenziale equiparata a quella obbligatoria dovuta a carico del datore di lavoro, sia ai fini dell’accertamento che della riscossione. Nell’articolo si esamina il sistema sanzionatorio e si cerca di sciogliere i dubbi analizzando la struttura legale del Tfr. Tra i punti critici trattati si evidenziano quello sulla natura del contributo datoriale alle assenze per congedi parentali e alle frazioni di lavoro nel mese per periodi inferiori ai 15 giorni, e quello sull’inclusione o meno dei contributi che il datore versa ai fondi pensione nella retribuzione utile al calcolo del Tfr.
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