Tfr, il datore anticipa solo il capiente

Pubblicato il 14 agosto 2014 L'Inps risponde ad un quesito del Sole 24 ore in merito al messaggio n. 6509/2014.

La questione riguarda gli “anticipi” del Tfr ai dipendenti da parte dei datori di lavoro con più di 49 lavoratori.

Per le norme comunitarie il datore di lavoro non può sostenere oneri impropri. Dunque, nel caso in cui debba anticipare il Tfr ai dipendenti senza poterlo recuperare tutto perché in eccesso rispetto ai contributi disponibili, deve comunicare l'incapienza al competente Fondo di tesoreria, che deve provvedere, entro trenta giorni, all'erogazione dell'intero importo.

In merito, l'Istituto spiega, invece, che l'anticipo con recupero in più denunce contributive, non è contrario alla norma non essendo onere improprio.

Pertanto è tollerato e quindi non sanzionabile.

Tuttavia, non è permessa la trasmissione di denunce a credito: le aziende, soprattutto in caso di chiusura, devono verificare la capienza dei contributi, prima di pagare il Tfr ai dipendenti cessati.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Servizi assistenziali Uneba - Ipotesi di accordo del 20/12/2024

10/01/2025

Ccnl Servizi assistenziali. Rinnovo

10/01/2025

Spese di assistenza interamente deducibili per il disabile grave

10/01/2025

Giornalisti parasubordinati, DasmOnline a regime dal 17 gennaio

10/01/2025

Lavoro agile o smart working

10/01/2025

Rateazione dei debiti per premi ed accessori non iscritti a ruolo

10/01/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy