Con il messaggio n. 19225/2007, l’Inps chiarisce la posizione, in rapporto ai fondi pensione, dei lavoratori che hanno svolto attività lavorativa in Paesi comunitari o extracomunitari, con cui l’Italia ha stipulato convenzioni bilaterali in materia di sicurezza sociale. L’Inps ha precisato che i vecchi iscritti, a differenza dei “nuovi”, possono destinare alla previdenza complementare anche una sola parte del Tfr e non il 100%. Inoltre, nel messaggio viene chiarito che i periodi di contribuzione in Paesi comunitari o extracomunitari convenzionati non possono essere presi in considerazione per valutare la posizione del lavoratore ai fini delle previdenza complementare, in quanto la normativa su Tfr e previdenza complementare non rientra nel campo di applicazione del regolamento comunitario 1408/71.
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