Partirà dal 1° luglio 2020 il tax credit per i pagamenti elettronici. Vale il 30% delle commissioni addebitate a esercenti attività d’impresa, arte o professioni, a partire dal 1° luglio 2020 per transazioni su cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali.
Si ricorda che a partire dal 1° luglio 2020 il tetto al contante si abbasserà dai 2.999,99 euro ai 1.999,99 euro.
Per incentivare l’uso tracciabile dei pagamenti, con carte di credito, bancomat, prepagate o altri mezzi di pagamento, il Legislatore (dall’art. 22 del DL 124/2019, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157) ha previsto un credito d’imposta per ristorare imprese e professionisti che sono gravati dai costi delle commissioni.
Non rientrano tra gli strumenti di pagamento elettronico tracciabili: i bollettini postali, gli assegni e le carte “business” (poiché riservate a soggetti passivi Iva).
A regolare il bonus:
L’erogazione avverrà tramite compensazione nell’F24 a decorrere dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa.
Il credito è riconosciuto a condizione che gli esercenti, nel corso dell’anno d’imposta precedente a quello di riferimento, abbiano conseguito ricavi e compensi per un importo non superiore a 400.000 euro.
Banca d’Italia chiarisce che per esercenti si intendono tutti i soggetti che esercitano un’attività di impresa, arte o professione, avvalendosi di punti di interazione fisici e/o virtuali, ove tenuti al pagamento delle imposte in Italia. Vi rientrano, ad esempio, esercizi commerciali o liberi professionisti.
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