Grazie alle modifiche entrate in vigore il 1° gennaio scorso, il debutto della previdenza complementare trova un alleato fondamentale nel trattamento fiscale riservato sia alla contribuzione sia alle prestazioni. In questo senso, è corretto pensare che le scelte sulla destinazione ai fondi del proprio Tfr tengano conto anche della minor tassazione delle prestazioni rispetto all’attuale disciplina del Tfr. In realtà, nei punti e negli obiettivi emersi durante il vertice di Caserta, è stata inserita anche la necessità di rivedere il sistema fiscale dei fondi, giudicato da una parte del Governo troppo benevolo. Di fatto, quindi, sul secondo pilastro agevolato potrebbe arrivare un giro di vite e i lavoratori si troverebbero ora ad effettuare scelte sulla base di un sistema destinato a cambiare, per di più in modo restrittivo. È assolutamente necessario, dunque, che i lavoratori abbiano ben chiaro il regime attuale del prelievo per confrontarlo con i cambiamenti che ci saranno e scegliere consapevolmente.
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