E’ pronto a Bruxelles un nuovo piano per fronteggiare il grave problema delle frodi sull’Iva, che provocano un perdita di fondi stimata tra il 2 e il 10% del flusso di entrate fiscali dell’Unione europea. Il commissario europeo delle finanze, Laszlo Kovacs, presenterà domani all’Esecutivo Ue un documento che prospetta diverse opzioni per combattere il fenomeno ormai sempre più diffuso dell’evasione dell’Iva. Tre sono le principali alternative sottoposte ad approvazione:
- il passaggio a regime con pagamento dell’Iva nel Paese d’origine;
- l’adozione del sistema di “reverse charge”, che prevede il pagamento da parte del fornitore alla fine della catena di scambi;
- l’alternativa fondata su una cooperazione forzata tra i Paesi dell’Unione europea, ma anche con le amministrazioni di Paesi terzi.
Al fine di favorire la modernizzazione delle dogane, ha, inoltre, appena presentato due proposte che estendono gli attuali programmi “Customs” e “Fiscalis”, in scadenza nel 2007, fino al 2013, con lo stanziamento rispettivamente di 324 e 157 milioni di euro.
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