Sul web aiuti alle famiglie

Pubblicato il 15 aprile 2009

Tra il dipartimento Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Inps è stato siglato un protocollo d’intesa con il quale vengono istituiti un sito internet e un call center con incarico di spiegare agli utenti le prestazioni a sostegno della maternità e della paternità e fornire tutte le informazioni utili sull’assegno al nucleo familiare. L’Inps, con la circolare n. 56 di ieri, illustra il funzionamento dei citati strumenti e le loro finalità. Secondo quanto si legge nel documento, un gruppo di lavoro misto dotato di competenze tecnico-normative sull’argomento sarà incaricato di curare il mini-sito internet e il contact center. Nel sito sulle politiche a sostegno delle famiglie, accessibile anche tramite l’Inps, è possibile trovare delle sezioni che forniscono informazioni di carattere generale, raccolte in schede distinte per tipologia di lavoratore e per le diverse forme di tutela, e  riferimenti normativi con una serie di risposte alle domande più frequenti e, ancora, un glossario. Il contact center integrato Inail-Inps risponde al numero 803164 ed è costituito da un primo livello di front office e, poi, da un secondo livello per i quesiti che richiedono spiegazioni più specifiche. Le risposte saranno rilasciate entro 48 ore dalla chiamata. Il terzo livello di assistenza prevede una casella di posta elettronica appositamente creata cui possono essere inoltrate richieste di tipo specialistico e consulenziale.

In un altro documento di prassi, il n. 57/2009, sempre di ieri, l’Inps rilascia chiarimenti per la compilazione degli elenchi nominativi dei braccianti agricoli validi per il 2008, illustrando gli adempimenti delle sedi per il riconoscimento dell’integrazione salariale a favore degli operatori agricoli a tempo determinato che siano stati per almeno 5 giornate alle dipendenze di aziende agricole che ricadono in aree dichiarate colpite da avversità atmosferiche eccezionali. Entro il prossimo 30 aprile, le aziende dovranno inviare la dichiarazione di calamità e l’Inps si riserva di valutarla entro il prossimo 6 maggio.

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