Sul dividend washing restano le incertezze

Pubblicato il 28 giugno 2006

Il generico tenore della disciplina di contrasto al dividend washing fa permanere un dubbio di fondo sulla portata della norma, ovvero se essa sia applicabile in virtù della sola circostanza che nei 36 mesi avvengano le tre operazioni che prevede - l’acquisto, l’incasso dividendi e la rivendita dei titoli - o se essa riguardi unicamente le fattispecie che presentano caratteristiche elusive, quindi i casi in cui le partecipazioni provengano da un “dante causa” fruitore della Pex. A denunciare le carenze nelle indicazioni sinora fornite dall’Amministrazione su questo tema è la circolare Assonime n. 28, di ieri, che preferisce alla prima la seconda soluzione, poiché risponde meglio alla struttura delle norme, offrendo ai contribuenti opportune forme di tutela (interpello disapplicativo) che gli eviterebbero ingiustificate limitazioni nella deduzione delle minusvalenze.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Rider: inquadramento contrattuale. I chiarimenti del Ministero

22/04/2025

Contributi Inps, aggiornati tassi di interesse e sanzioni civili

22/04/2025

Lavoratori intermittenti: nuove regole per computo e denuncia Uniemens

22/04/2025

CNDCEC: novità della riforma della riscossione 2025 e riapertura rottamazione quater

22/04/2025

Affitti brevi: poteri limitati dei Comuni

22/04/2025

Cassazione: le ferie sospendono il comporto solo se chieste in malattia

22/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy