Il Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore, anche grazie all’istituzione di gruppi di lavoro, sta cercando di approfondire gli ambiti di intervento necessari per traghettare efficacemente l’istituto verso il futuro. Nell’ambito del dibattito sulla necessità di una riforma dello stesso, si vengono a delineare correnti diverse. Da una parte, si pongono gli interessi dei titolari del diritto in posizione di assoluta preminenza e valorizzando gli investimenti dell’industria culturale, che puntano a irrigidire le prerogative dell'istituto, promuovendo sia il riconoscimento delle esigenze dei nuovi autori, delle nuove tipologie di opere e dei nuovi diritti, sia l’inasprimento delle sanzioni anche attraverso il ricorso allo strumento penale. Dall’altra parte, invece, si pongono coloro che sono favorevoli ad una apertura anti-protezionistica, e mirano a premiare l’autore sia come creatore individuale sia nell’ottica imprenditoriale e di concorrenza nel mercato. La ricompensa attribuita all’autore si configura, cioè, come uno “scopo-mezzo”, funzionale al perseguimento di più ampi obiettivi di “benessere sociale”.
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