Sul costo antieconomico scatta l’accertamento
Pubblicato il 06 ottobre 2008
La sentenza di Cassazione n.
23635 del 2008 segue il recente indirizzo di legittimità che vede nei comportamenti antieconomici un indizio sufficiente per legittimare l’accertamento: l’Amministrazione finanziaria può valutare la congruità dei ricavi e dei costi indicati nelle dichiarazioni e disconoscere la deducibilità di una spesa che ritiene eccessiva. Piena ragione, dunque, all’Ufficio tributario che, ritenendo sproporzionato il costo sostenuto da un professionista a fronte dei servizi resigli da una società (la classica società di servizi
a latere degli studi professionali), aveva recuperato a tassazione quei costi, considerati fuori mercato. Un comportamento antieconomico del contribuente contrasta con le regole del buon senso.