Le associazioni di categoria di artigiani e commercianti si sono rivolte all’agenzia delle Entrate per veder risolti alcuni dubbi riguardanti l’applicazione dei correttivi applicati dal software Gerico per adattare il risultato statistico agli effetti della crisi. L’Agenzia, con nota 2009/102744 del 2 luglio, risponde così alle imprese edili di piccole dimensioni, in prevalenza contoterziste, che nel caso in cui non si riconoscono nei risultati del software possono annotarlo sul modello dello studio, rinviando il reale accertamento dell’effetto della crisi in sede di contraddittorio con gli uffici. In effetti, queste categorie di soggetti, proprio per le loro caratteristiche quali ridotte dimensioni ed elevata dipendenza dai committenti, rientrano tra quelle che la Commissioni di esperti ha definito come particolarmente svantaggiate e più soggette agli effetti della crisi. È facile, dunque, che possano sorgere delle problematiche in sede di un eventuale futuro contraddittorio, perciò può essere utile conoscere le modalità con cui gli uffici procederanno con l’accertamento dell’effetto reale della crisi. Nella seconda parte della nota sono, invece, contenuti dei chiarimenti specifici riguardanti il verificarsi della condizione di spettanza per l’applicazione del correttivo congiunturale individuale. Gerico attiva la procedura in caso di contrazione dei ricavi o compensi del 2008 rispetto a quelli dell’anno precedente. Tuttavia, l’individuazione del dato storico può essere difficile in almeno tre diverse ipotesi. La nota chiarisce le diverse fattispecie.
Il direttore dell’agenzia delle Entrate, con un provvedimento del 3 luglio che prende le mosse da un decreto del ministro dell’Economia (datato 19 giugno e pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 139/2009), dispone la possibilità di un rappresentante dei comuni negli osservatori regionali per gli studi di settore.
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