Sugli accertamenti induttivi serve la media ponderata

Pubblicato il 13 giugno 2008 In base alla sentenza n. 34/4/08 depositata il 9 aprile 2008 dalla Commissione Tributaria del Lazio, un accertamento fiscale di maggior reddito fondato sull'interpretazione induttiva dei ricavi è valido solo qualora utilizzi la media ponderata e si serva di merci disomogenee tra loro, a garanzia della rappresentatività del procedimento. La Ctr Lazio già aveva illustrato alcuni motivi di opposizione a tali accertamenti nelle sentenze n. 19/34/08, in cui aveva affermato l'illegittimità di un accertamento basato su una media aritmetica semplice, e n. 25/34/08, in base alla quale l'applicazione di una percentuale di ricarico diversa da quella di settore non è sufficiente a legittimare la presunzione di maggior reddito. L'Ufficio finanziario deve utilizzare apposite procedure e rispettare precise modalità applicative per non essere censurato nella decisione del giudice di merito. La Cassazione, con sentenza n. 6946/2008, ha sottolineato la definitività di tale pronuncia, in quanto la relativa valutazione incide sui fatti.
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