Successioni ridotte a sei mesi

Pubblicato il 01 dicembre 2006

Con la legge Finanziaria 2007, il contribuente non ha più 12 mesi di tempo per denunciare al Fisco i valori trasmessi dal defunto ai suoi successori. Contrariamente al passato, il termine per presentare la dichiarazione di successione si riduce a 6 mesi. Questa è l’anomalia che emerge dalla lettura della legge 286/06, di conversione del decreto legge 262/06, per rimettere in uso l’imposta di successione e di donazione. In pratica, il comma 47, dell’articolo 2 del Dl 262, così come modificato dalla legge di conversione, oltre a ripristinare in maniera “solenne” l’imposta sulle successioni e donazioni sui trasferimenti di beni e diritti per causa di morte, per donazioni a titolo gratuito, sancisce che questa imposta è regolata dalle norme del Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta sulle successioni e donazioni (Dlgs n. 346/1990 vigente alla data del 24 ottobre 2001). In altre parole, viene istituita oggi un’imposta la cui disciplina è quella che la stessa imposta aveva prima di essere abrogata. Il 24 ottobre 2001 è il giorno esattamente antecedente l’entrata in vigore della legge n. 383/2001, i cui articoli 13 e 17 abrogano appunto l’imposta di successione e donazione. Le norme che disciplinano oggi le imposte in questione sono, dunque, quelle del Testo unico recato dal Dlgs  346/1990, una volta “depurato” dalle modificazioni che sono intervenute dopo il 24 ottobre 2001. Infatti se c’è una disposizione vigente al 24 ottobre 2001 - ma successivamente modificata - di quest’ultima modifica non si deve tener conto, ma si deve riprendere una norma che era stata eliminata e che ora, invece, magicamente è tornata in vigore. Ciò è quanto è successo per il termine di presentazione della dichiarazione di successione. L’art. 31, comma 1, Dlgs 346/1990, aveva fissato originariamente il termine dei 6 mesi dalla data di apertura della successione; tale termine viene allungato a 12 mesi dall’articolo 39 del Dl n. 269/2003, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2003 n. 326. Quest’ultima norma essendo entrata in vigore dopo il 24 ottobre 2001 non può oggi considerarsi disciplinante la materia delle successioni che, pertanto, deve intendersi regolata dalla normativa vigente alla data del 24/10/2001 e cioè dalla norma in base alla quale la registrazione della successione deve essere richiesta entro sei mesi dal decesso.

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