Studi sotto pressione antimafia
Pubblicato il 19 maggio 2009
Nel disegno di legge sulla sicurezza, ora all'esame del Senato, vi è un insieme di misure, sia di natura patrimoniale che personale, volto a contrastare la criminalità organizzata; così, accanto all'obbligo di denuncia e alla revisione del sistema carcerario, è previsto un ampliamento dei poteri della Procura nazionale antimafia che potrà ora svolgere controlli e accertamenti sugli studi professionali soggetti alla normativa antiriciclaggio con l'obiettivo di prevenire le infiltrazioni mafiose. Rafforzato anche il ruolo di controllo e prevenzione del Prefetto sugli appalti; la partecipazione alle gare, inoltre, viene esclusa per gli imprenditori che, pur essendo stati vittime di concussione o estorsione aggravata, non abbiano mai denunciato tali fatti alle autorità. Sul fronte della riforma del 41-bis è stata raddoppiata la durata iniziale del regime che passerà dagli attuali 2 a 4 anni.