E’ quasi pronto il provvedimento del ministero dell’Economia per mettere sotto esame autonomi e professionisti. Tra le proposte più concrete, la revisione più frequente degli strumenti per la determinazione dei ricavi. Gli studi di settore, infatti, dovrebbero essere rivisti ogni tre anni e non più ogni quattro come adesso. Inoltre, restano all’esame le ipotesi di inasprire le sanzioni per chi dichiara dati falsi al Fisco; la possibilità di inserire percorsi più complicati per i rimborsi Iva a chi non si adegua agli studi e misure per rendere tempestivi i controlli delle Entrate sulle dichiarazioni dei redditi, quando siano riscontrate anomalie nei dati dichiarati. In merito all’anagrafe dei rapporti con gli intermediari finanziari, la comunicazione dei dati all’agenzia delle Entrate viaggerà su Entratel: l’Agenzia stima che il sistema si presti molto più della posta elettronica, anche se certificata, alla comunicazione dei dati, soprattutto in misura massiccia. Inoltre, la stessa prevede un aggiornamento mensile per questi dati, ma sul punto la verifica è affidata al confronto con le categorie.
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