Studi di settore, correttivo “singolo” per superare la crisi
Pubblicato il 25 maggio 2009
A causa della crisi congiunturale, anche gli studi di settore sono stati rivisti e sono stati introdotti i cosiddetti “correttivi della crisi”, che promettono assistenza ad un numero sempre più elevato di contribuenti (6 su 10), chiamati ad allinearsi ai nuovi risultati di Gerico, reso noto lo scorso venerdì. Il “correttivo congiunturale individuale” si può applicare a tutti i 206 studi di settore e nasce proprio con l’intento di misurare la vera difficoltà vissuta dal singolo contribuente a causa della crisi, a prescindere dal settore economico di appartenenza. Naturalmente si tratta di uno strumento straordinario - intervenuto proprio in un momento congiunturale straordinario quale è appunto quello attuale - resosi necessario proprio perché dalle stesse stime della Sose emerge che i redditi 2008 si riveleranno “non congrui” in rapporto alla crisi nel 58% dei casi, ben oltre la media della non congruità (26%) registrata negli ultimi due anni. Dunque, il correttivo individuale dovrebbe consentire a ben 6 contribuenti su 10 di adattare il livello dei ricavi anche in presenza di una crisi individuale con la conseguente contrazione di compensi e ricavi 2008. Il dubbio per molti sorge dal fatto che questo correttivo si basa sui dati dei contribuenti contenuti nelle comunicazioni sintetiche Iva del 28 febbraio scorso. La Sose, però, risponde che i valori offerti dalle comunicazioni Iva restano più che attendibili anche per Gerico. Oltre al correttivo congiunturale individuale, la Sose ha predisposto anche altri strumento ad hoc per consentire ai contribuenti di allinearsi segnalando la peculiarità della loro situazione. A tal proposito, si rammenta la possibilità per il contribuente di inviare un interpello al portale delle Sose, che rappresenta un passo in più rispetto alla classica “comunicazione”, perché apre la strada a un possibile riscontro da parte dell’agenzia delle Entrate.