Studi di settore, al via i controlli

Pubblicato il 02 aprile 2007

In virtù delle modifiche introdotte dalla Legge Finanziaria 2007, l’adempimento dichiarativo per il periodo d’imposta 2006 si presenta strutturalmente ridisegnato, sia in termini di regole applicative degli studi di settore, sia del loro utilizzo come strumento di accertamento. Nell’imminente appuntamento con Unico&Gerico 2007, professionisti e imprese troveranno diverse novità:

 

- aumento degli adempimenti per imprese e lavoratori autonomi soggetti e non all’applicazione degli studi di settore;

- indici di coerenza con effetti nella determinazione della congruità e rischio di accertamento per i non allineati già per il 2006;

- restrizione delle cause di esclusione;

- rafforzamento delle sanzioni relative all’omessa o infedele compilazione del modello degli studi di settore.

 

La  nuova Legge Finanziaria, di fatto, ha esteso l’ambito soggettivo di operatività degli studi di settore: eliminato il limite del periodo di imposta pari a 12 mesi, sono ora soggetti anche i contribuenti con un esercizio di imposta superiore o inferiore a tale arco temporale. L’applicazione viene prevista pure in caso di inizio o cessazione dell’attività nel periodo di imposta, quando lo stesso soggetto chiuda un’attività e ne riapra un’altra nell’ambito dello stesso settore di quella cessata e in un arco di tempo pari o inferiore a sei mesi e anche nel caso in cui le attività iniziate non rappresentino effettivamente nuove iniziative commerciali, come nell'ipotesi di operazioni di fusioni, scissioni, cessione, conferimento, affitto d’azienda, successione e donazione.

 

Inoltre, innalzando il limite dei ricavi delle imprese, si è stimato che entreranno nel mondo studi di settore circa 13 mila nuovi contribuenti.

Per quanto riguarda imprese e lavoratori autonomi per i quali non sono applicabili gli studi di settore, 2007 prevede invece l’obbligo di far compilare i modelli degli “Indicatori di normalità economica attraverso specifici indicatori, idonei a rilevare la presenza di ricavi o compensi non dichiarati, ovvero di rapporti di lavoro irregolare.

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