Stabilità 2014, il balletto degli emendamenti
Pubblicato il 18 dicembre 2013
La legge di Stabilità 2014 entra nell’Aula della Camera. Il balletto degli emendamenti è finito.
L’esame della Commissione bilancio ha decretato qualche dietrofront di non poca importanza.
La mini Tasi, tassa per i servizi indivisibili, perde il tetto dell'1 per mille sulla prima casa, il limite per il 2014 resta al 2,5 per mille.
Incassa la proroga della scadenza dal 16 al 24 gennaio la mini Imu per il
2013, il rinvio trascina entro il 24 gennaio 2014 la scadenza per versare la maggiorazione standard Tares (di 0,30 euro a metro
quadrato), se non si è provveduto entro il 16 dicembre 2013.
L’ok al fondo taglia-cuneo, Fondo unico per la riduzione della pressione fiscale che sarà istituito presso il Mef, arriva con una clausola: sarà disponibile per l’abbattimento del cuneo di lavoratori e imprese (al 50%) dopo il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica.
Per la rottamazione delle cartelle Equitalia è previsto il pagamento in un'unica soluzione, non più 2 rate, entro il 28 febbraio 2014 e lo sconto sarà solo sugli interessi. La riscossione è sospesa fino al 15 marzo 2014.
Altri interventi: è ampliato il numero dei lavoratori salvaguardati, con 17.000 lavoratori, a condizione che perfezionino i
requisiti pensionistici entro 36 mesi dall'entrata in vigore della riforma Fornero, ossia al 7 dicembre 2014; sarà incrementato il budget per i contratti di solidarietà, che però vedono un indennizzo per i lavoratori del 70% contro l'80%
del 2013.
Infine, un emendamento dà la possibilità anche ai tributaristi e ai funzionari di Caf o società di servizi di assistere in
contraddittorio il contribuente accertato.