Presso le Commissioni riunite Giustizia e Industria del Senato prosegue l'esame del Ddl di conversione del Decreto-legge n. 118/2021 in materia di crisi d'impresa e giustizia. Il provvedimento è atteso in Aula per il prossimo 12 ottobre.
Nella seduta del 6 ottobre, in particolare, si è provveduto all’approvazione di alcuni degli emendamenti presentati.
Tra questi, anche quello concernente la proroga della nomina degli organi di controllo interno nelle società a responsabilità limitata: il relativo obbligo slitta di un anno.
Le Srl, ossia, avranno tempo per nominare gli organi di controllo o il revisore e, se necessario, per uniformare l'atto costitutivo e lo statuto, entro la data di approvazione dei bilanci relativi all'esercizio 2022.
Altra novità che ha ricevuto l’ok delle Commissioni, riguarda i requisiti di indipendenza dell'esperto nominato nell’ambito della nuova procedura di composizione negoziata.
In proposito, è stato approvato l’emendamento dei relatori in base al quale chi ha svolto l'incarico di esperto non può intrattenere rapporti professionali con l'imprenditore se non sono decorsi almeno due anni dall'archiviazione della composizione negoziata.
Nell’articolo dedicato ai requisiti del professionista, si è inoltre previsto di aggiungere, espressamente, che l’esperto è terzo rispetto a tutte le parti (come peraltro precisato nel protocollo di conduzione della composizione negoziata di cui al Decreto Giustizia con le indicazioni operative per accedere al nuovo strumento).
Accolta, a seguire, anche la modifica con cui si richiede che i soggetti dotati di specifica competenza di cui può avvalersi l’esperto nell'espletamento dell'incarico non siano legati all'impresa o ad altre parti interessate all'operazione di risanamento da rapporti di natura personale o professionale.
Per finire, è stato approvato un ritocco in tema di compenso all’esperto: per la composizione negoziata di gruppo di imprese condotta in modo unitario, il compenso del professionista designato è determinato esclusivamente tenendo conto della percentuale sull'ammontare dell'attivo di ciascuna impresa istante partecipante al gruppo.
Durante l'esame, alcuni emendamenti sono stati dichiarati improponibili per estraneità di materia: tra questi, anche quello a firma dei relatori che, in tema di esame forense, accoglieva la proposta della Guardasigilli di estendere la formula utilizzata per lo svolgimento dell’esame avvocato 2020 anche alla sessione 2021.
Trattandosi di esigenze indifferibili, alcuni senatori hanno chiesto di riesaminare la dichiarazione di improponibilità, tenuto anche conto che nel titolo del decreto-legge si fa comunque riferimento a misure urgenti in materia di giustizia.
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