Pur apprezzando l'atteggiamento del direttore dell'agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che, in audizione alla commissione Finanze della Camera, “sommessamente” suggerisce "non più con la cadenza attuale ma semestrale... all'Agenzia delle Entrate arrivino i dati essenziali, ovvero identificativo del contribuente, imponibile e numero della fattura. Non serve niente altro, se ci aiutate con una norma simile aiutiamo migliaia di contribuenti e imprese a svolgere il proprio lavoro da contribuente e all’Agenzia a svolgere il proprio lavoro da Agenzia”, il presidente dei commercialisti, Massimo Miani, ritiene sia meglio tornare al vecchio spesometro e che la cadenza sia riportata assolutamente all'anno.
Relativamente allo spesometro l'Agenzia, in via amministrativa, può semplificare "l'informazione relativa ai dati anagrafici e del domicilio fiscale dei clienti dei fornitori, così come le informazioni riferite ai dati anagrafici della stabile organizzazione e dei rappresentanti fiscali”. Sulle bollette doganali la semplificazione potrebbe rendere facoltativa la compilazione del campo identificativo dello Stato extracomunitario di provenienza dei beni".
Tra le proposte, quelle di prevedere:
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
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