Con intento di offrire un quadro completo delle spese, sostenute per sé o per un familiare a carico, scaricabili nella propria dichiarazione dei redditi per ottenere benefici fiscali, le Entrate forniscono una guida fiscale sulle spese sanitarie, disponibile nella sezione “l'Agenzia informa”. Per ogni tipologia di spesa, vengono specificati i documenti di cui disporre, allo scopo di esibirli all’intermediario che predispone e invia la dichiarazione o conservarli per eventuali futuri controlli del Fisco.
Prime nella guida le regole generali, ovvero le principali condizioni poste dalle norme fiscali per la fruizione delle detrazioni (pari al 19%) dall’Irpef annualmente dovuta. Si rammenta che gli importi eccedenti non possono essere chiesti a rimborso né utilizzati in periodi d’imposta successivi.
Nella pubblicazione troviamo il quadro dettagliato delle spese che si possono portare in detrazione dall’Irpef con tutta la documentazione necessaria. Attenzione, però, che precise condizioni vengono fissate per la detrazione delle spese per l'acquisto o l'affitto di dispositivi medici: ad esempio, la certificazione, lo scontrino fiscale o la fattura devono contenere la descrizione del prodotto acquistato e il nominativo del soggetto che effettua la spesa.
Per le spese sostenute all’estero, escluse quelle di trasferimento e di soggiorno, è possibile chiedere la fruizione del vantaggio fiscale al pari di quelle effettuate in Italia ma la documentazione è ritenuta valida, ai fini della detraibilità o della deducibilità della spesa, solo se tradotta in lingua italiana.
Per acquisti di medicinali in una farmacia estera, è specificato che occorre una documentazione dalla quale si possano ricavare le stesse indicazioni riportate negli scontrini emessi per gli acquisti effettuati in Italia. Se il documento rilasciato dal farmacista ne è privo, servirà riportare a mano, in esso, il codice fiscale del destinatario e chiedere alla farmacia apposita certificazione dalla quale si evinca la natura, la qualità e la quantità acquistata.
Utili indicazioni della guida fiscale "Le spese sanitarie nella dichiarazione dei redditi" riguardano le persone con disabilità, nell'esigenza di far portare in deduzione dal reddito le spese mediche, siano esse generiche o di assistenza specifica.
Sono spese interamente deducibili, senza franchigia, dalle persone che hanno ottenuto il riconoscimento della disabilità dalla Commissione medica (articolo 4 della Legge n. 104/1992) o che sono state ritenute invalide da altre Commissioni mediche pubbliche incaricate per il riconoscimento dell’invalidità civile, di lavoro o di guerra. Questa agevolazione può essere fruita persino dai familiari che pagano per la persona disabile anche se quest’ultima non è fiscalmente a carico.
Tra le spese ammesse in deduzione rientrano quelle sostenute per le attività di ippoterapia e musicoterapia, se prescritte da un medico ed eseguite in centri specializzati da personale medico o sanitario specializzato.
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